Masnago: verso il castello

18.03.2021

La terza ondata ha costretto a nuove chiusure, ma è possibile fare attività individuale. E questo è già un buon motivo per il quale essere grati e felici. Così, il cammino - mai terminato, in questa pausa dal blog - può riprendere, in modo più consapevole e rinnovato nell'intenzione.

Parto da Giubiano e cammino speditamente. Il tempo segnalato supera il 40 minuti, ma io sono veloce: riesco ad arrivare un po' prima, per scattare qualche foto e guardarmi intorno con tranquillità. Il parco è molto grande, con panchine elegantemente adagiate nel verde, e alberi molto alti, frondosi e maestosi, mi circondano ai lati e tutt'intorno.

Vedo un paio di coppie - una in cammino e l'altra seduta su una panchina. Procedendo, altre sporadiche persone si aventurano lungo il sentiero verso il castello, una fortoficazione medievale trasformata in villa nel XV secolo. L'edificio è sito su un'altura e offre una ariosa vista sul parco all'inglese, esteso per quasi tre ettari. Si dice che siano rimaste poche tracce dell'antico giardino settecentesco, di cui si conservano due leoni in pietra, simbolo dei Castiglioni, in cima ai pilastri d'ingresso. All'interno del parco, ci sono oltre cento differenti varietà di alberi e arbusti: nella parte inferiore del giardino, è si rimane affascinati da distese di prati con latifoglie; nella parte alta, la vista si lascia attrarre da faggi, ippocastani, querce, carpini e cedri.

Sono rimasta per qualche minuto all'ombra di fronde legnose profumate di natura; poi, attratta dalla vivacità di un cane, mi sono diretta verso un musetto felice che correva verso di me, mentre la sua padrona - a distanza - mi coinvolgeva in una piacevole conversazione su altri luoghi segreti - o quasi - della "vecchia" Varese. Quindi, ho fatto ritorno verso casa, collezionando chilometri di cammino, mentre il sole di marzo mi scottava il naso e le guance, senza quasi che me ne accorgessi, presa com'ero dal vento che, in base alla direzione in cui soffia, è in grado di determinare il senso del cambiamento.

In sostanza: quello che tutti noi stiamo vivendo ora.