RICORDI DI UNA GEV

11.10.2023
La casa in mezzo ai boschi negli anni '70
La casa in mezzo ai boschi negli anni '70

Qui trattasi dolorosamente ed esizialmente di esperienze vissute sulla propria esistenza nel bene o nel male. Il sottoscritto, per questioni famigliari, ebbe a vivere per vari decenni in zone, se non boschive, almeno periferiche, in un comune della Valcuvia/Valganna/Valmarchirolo. Già - paradossalmente - dalla incerta localizzazione, si dovrebbe capire il tutto quasi fuori dall'ambito urbano... Solitudine, emarginazione adolescenziale personale ma, anche, per contro, grande vicinanza e solidarietà, e simbiosi con la meravigliosa vegetazione dei luoghi che non preciso, ma davvero sublimi. Giornate, specie invernali, con una vegetazione silente ed alberi dormienti, in cui si sentiva scorrere la linfa vitale, sia pur rallentata, per poi sentirla (a livello sensoriale) vivere da aprile in poi, come un fiume in piena nella stagione estiva, fino ad acquietarsi in autunno... con tutti i cambi di stagioni e la modifiche dei colori delle foglie, dei sapori e degli odori del bosco che, in un ambito non urbano come quello della zona, davano sentore di una natura viva e sincera. Accadeva, specialmente, di prima mattina e di notte, quando nelle notti glaciali (di una volta), il gelo si mescolava alle foglie secche con profumi indescrivibili ad oggi. Ricordo le notti con la luna piena, senza filtri nebbiosi come, invece, capita qui da noi, da Varese in giù, ed un leggero vento che, a secondo dei casi, arrivava dal Ceresio o dal lago Maggiore... ecc. Il profumo portato dal vento da nord (detto fohn o favonio) ci accompagnava per quasi tutto l'inverno, in vari giorni, come pure la tragica umidità Valgannese ci riempiva le ossa di reumatismi ma, davanti ad un bel camino acceso, tutti i mali (miracolosamente) guarivano. La magia di queste vall, ora, in parte, è stata persa ma penso che sia ancora attuale. Come GEV Volontario anziano del PCdF (Parco Campo dei Fiori), seguo ancora tutte queste attività, e credo che chi risieda ancora in codesti luoghi rappresenti la figura di una persona "fortunata". La magia della natura va oltre le percezioni personali ed, in un posto ove ero, si sarebbe potuto anche crescere in simbiosi con la natura come ho cercato di fare ed altri meglio di me lo realizzano.


Mauro Colli