NICHEL - APPROFONDIMENTI

01.10.2024

NICHEL - APPROFONDIMENTI

Il nichel (Ni) è un componente naturale della crosta terrestre. Si trova in vari minerali, nei terreni (compresi i fondali oceanici) e tra i componenti delle emissioni vulcaniche. L'elevata duttilità del nichel ne favorisce l'impiego - in combinazione con altri metalli (ad esempio ferro, rame, cromo, zinco) - per la creazione di leghe metalliche caratterizzate da durezza e resistenza alla corrosione e al calore. Il nichel si trova nei prodotti di bigiotteria, nei bottoni di metallo, nelle batterie, nei cosmetici, nelle lacche, nelle tinture per capelli, nei dentifrici, negli shampoo, nel trucco, negli smalti per unghie, ecc . Viene impiegato anche nella produzione di pentole e padelle, in particolare quelle in acciaio inox . Le iniziali 18/10 incise sulle pentole stanno a significare che la lega di acciaio inox è stata realizzata con il 18% di cromo e il 10% di nichel.

Nichel nell'ambiente

La presenza di nichel nell'ambiente è dovuta al suo rilascio da parte delle industrie che lo utilizzano, nonché delle centrali a carbone e degli inceneritori. Quando si disperde nell'aria, aderisce alle particelle di polvere e si deposita sul terreno. Attraverso gli scarichi industriali, il Ni finisce nell'acqua e si deposita sui fondali e sui sedimenti. In alcuni alimenti , infine, il nichel è naturalmente presente. A volte in misura importante, sufficiente a scatenare una reazione in chi soffre di allergie.

Fonti di esposizione

- alimenti che lo contengono in natura (i livelli più alti si trovano nei seguenti alimenti: cacao, noci, nocciole, arachidi, legumi, liquirizia, asparagi, spinaci, cipolle, funghi, kiwi, pomodori, broccoli). 

- acqua potabile (anche se in misura minore rispetto agli alimenti, a causa del rilascio da tubature o raccordi metallici, o del rilascio naturale di rocce e terreno nelle falde acquifere). 

- contatto diretto della pelle con oggetti e contenenti nichel.

- inalazione di aria contaminata, fumo (attivo e passivo).


Effetti sulla salute

Una volta ingerito, il nichel viene in parte assorbito dall'intestino (circa il 20-25%), per lo più escreto con le feci. La quantità che entra nel flusso sanguigno viene poi eliminata con le urine. I ricercatori dell'Università di Giessen (Schmidt et al., 2010) hanno scoperto che il nichel attiva direttamente il recettore Toll-like 4 (TLR4), la prima linea di difesa del corpo contro i patogeni. Attivando questo recettore, il metallo genera un "segnale di pericolo" con conseguente infiammazione, (prurito, gonfiore, eruzioni cutanee).


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Gli articoli riportati in questo blog non costituiscono terapia e non si sostituiscono al medico, bensì si propongono di stimolare la creatività individuale per la ricerca del proprio cammino naturale, al fine di un benessere psico-fisico equilibrato.