Il respiro di Villa Mylius

07.12.2020

Il primo giorno di lockdown, portando con me la mia autocertificazione già compilata, ho iniziato il mio cammino da Giubiano e, seguendo il navigatore, mi sono diretta verso Villa Mylius. Non ci ero mai stata prima di quel giorno che ricordo molto bene: c'era un po' di foschia, umido nei prati, rugiada che mi bagnava le scarpe da ginnastica... ma era un respiro vero e proprio! Un senso di pace mi ha invasa non appena ho varcato il cancello d'ingresso e, di fronte a me, sono apparsi i primi alberi monumentali che sembravano volermi accogliere con gioia. Lentamente, ho cominciato la mia prima visita (ne sono seguite altre, inutile dirlo!), soffermandomi sotto le ampie chiome che creavano un silenzio meditativo, mentre il canto degli uccelli alleggeriva il peso delle mie preoccupazioni. Villa Mylius è un raro gioiello di storia e natura, dove la natura stessa diventa culla e protegge, dà vita, invitando all'esplorazione silenziosa, in un paesaggio che sembra sempre nuovo, sempre diverso, anche quando la strada comincia a diventare conosciuta. E' fondamentale che io elenchi alcuni tra gli alberi presenti: Abete rosso, Acero palmato, Alloro, Carpino bianco, Castagno, Cedro dell'Himalaya, Cedro del Libano, Cipresso di Lawson, Cedro rosso del Giappone, Faggio, Farnia, Mirto crespo, Leccio, Magnolia sempreverde, Mirabolano porporino, Pino domestico, Pino silvestre, Pino strobo, Pioppo cipressino, Pioppo euroamericano, Platano ibrido, Quercia da sughero, Tasso. Ci sono anche molti esemplari di fauna locale, opportunamente segnalati dai molti cartelli posti in angoli strategici del parco. Si cammina e si sale, poi si scende, in una sensazione di intensa libertà che, se gustata nelle prime ore del mattino - quando c'è meno gente - si trasforma in pace interiore, appagamento, forza vitale. Villa Mylius è la sede ideale per le camminate meditative, leggere un buon libro immersi nella natura, ma anche restare - semplicemente - in compagnia di sé stessi. All'uscita, proedendo verso destra da via Fiume, è possibile incrociare la via che porta verso i Frati Minori, dove la statua di San Francesco con lupo sembra suggerire la strada verso la ricerca del proprio "cammino interiore".